Che cosa sono gli apparecchi di sollevamento
Secondo la norma UNI ISO 4306-1 un apparecchio di sollevamento è definito come:
“ Un apparecchio a funzionamento discontinuo destinato a sollevare e manovrare nello spazio carichi sospesi mediante gancio o altri organi di presa”
Con questa definizione si distingue pertanto il campo degli apparecchi di sollevamento da quello degli impianti di sollevamento quali ascensori e montacarichi.
Cicli di vita apparecchi di sollevamento
Cos’è la vita residua di un apparecchio di sollevamento?
Per vita residua si intende il calcolo dei CICLI DI VITA RESIDUI restanti alla gru rispetto alla CLASSE stabilita dal costruttore dell'apparecchio di sollevamento stesso.
La progettazione degli apparecchi di sollevamento attualmente avviene tramite l´applicazione di norme tecniche (FEM, DIN, UNI-CNR, ecc..) che individuano, in relazione alla Classe di utilizzazione e allo spettro di carico, la Classe dei meccanismi e della carpenteria metallica, ciò affinché l'apparecchio possa garantire un funzionamento in condizioni di affidabilità per un determinato numero di cicli di lavoro.
Le strutture metalliche vengono quindi progettate a fatica, al raggiungimento del numero di cicli previsti la struttura non conserva le caratteristiche di sicurezza, in quanto può andare incontro a rottura per fatica, mentre i meccanismi di sollevamento, traslazione, ecc. sono progettati per poter funzionare un numero di ore proporzionato al ciclo di vita dell'apparecchio di sollevamento.
QOTA, tramite un team di «ingegneri esperti» è in grado di fornire relazioni dettagliate volte alla determinazione dei cicli di vita residui degli apparecchi di sollevamento che hanno superato i 10 anni di età, definendo specifici interventi di manutenzione da mettere in atto per «allungare la vita» dell’apparecchiatura.
I tuoi apparecchi di sollevamento devono essere controllati periodicamente
La legge prevede, a carico dell’utilizzatore, verifiche periodiche approfondite per i mezzi di sollevamento con costruzione antecedente al 1994 (per macchinari che superano i 20 anni di età).
Per le attrezzature costruite dopo il 1994 e marcate CE sono fortemente consigliate verifiche periodiche approfondite al raggiungimento del decimo anno di età. Tali verifiche garantiscono la sicurezza dell’attrezzatura, al termine delle garanzie fornite dal costruttore, nelle normali fasi di utilizzo e tutelano l’utilizzatore in caso di sinistro.
La normativa italiana stabilisce l’obbligo di verifica periodica per le seguenti tipologie di apparecchi di sollevamento:
• Apparecchi mobili/trasferibili/fissi con portata maggiore di 200 kg
• Carrelli semoventi a braccio telescopico
• Ponti sospesi e relativi argani
• Idroestrattori, montacarichi, piattaforme di lavoro, ecc.
Le verifiche periodiche apparecchi di sollevamento azionati a mano da parte dell’INAIL non sono invece obbligatorie.
L’INAIL ha pubblicato le linee guida per eseguire le verifiche periodiche di gru e apparecchi di sollevamento, a seconda del tipo di attrezzatura. Nel caso degli apparecchi di sollevamento mobili, trasferibili e ponti sviluppabili su carro motorizzato in servizio da più di 20 anni, il datore di lavoro dovrà richiedere di condurre una verifica supplementare, secondo la norma tecnica UNI-ISO 9927-1.
Cronologia controlli apparecchi di sollevamento
NORMATIVA:
Vanno effettuate indagini supplementari–strutturali e cicli di vita residui redatti da un ingegnere esperto. Vanno esibite al momento della verifica periodica da parte del funzionario ASL/ARPA (a seconda della regione di competenza) o ente privato accreditato.
CONTROLLI OBBLIGATORI:
indagine supplementare.
L’indagine supplementare consiste nella verifica strutturale dell’apparecchio finalizzata ad individuare eventuali vizi, anomalie, stabilendo lo stato e la vita residua dello stesso. Tale pratica può essere redatta soltanto da tecnico ingegnere.
NORMATIVA:
raccomanda ispezioni approfondite ad intervalli periodici dalla messa in servizio: 4 anni, 8 anni, 10 anni, 12 anni, 14 anni, ed ogni anno dopo il 14
ACCERTAMENTI CONSIGLIATI:
accertamento del periodo residuo di esercizio del mezzo di sollevamento
verifica strutturale dell’apparecchiofinalizzata ad individuare eventuali vizi, anomalie, stabilendo lo stato e la vita residua dello stesso. Tale pratica può essere redatta soltanto da tecnico ingegnere esperto.
NORMATIVA:
Vanno effettuate indagini supplementari–strutturali e cicli di vita residui redatti da un ingegnere esperto. Vanno esibite al momento della verifica periodica da parte del funzionario ASL/ARPA (a seconda della regione di competenza) o ente privato accreditato.
CONTROLLI OBBLIGATORI:
indagine supplementare.
L’indagine supplementare consiste nella verifica strutturale dell’apparecchio finalizzata ad individuare eventuali vizi, anomalie, stabilendo lo stato e la vita residua dello stesso. Tale pratica può essere redatta soltanto da tecnico ingegnere.
Il nostro metodo di lavoro
Indagine preliminare sul posto dov’è collocata l’apparecchiatura
Raccolta della documentazione a supporto dell’apparecchio (libretti uso e manutenzione, registri di manutenzione, rapporti di verifica da parte di organi di controllo, etc.)
Indagine approfondita sull’apparecchio di sollevamento al fine di valutare eventuali problemi di natura strutturale
Effettuazione di prove di funzionamento (prove di frenatura con carico pari ai 2/3 della portata massima, prova di tutti i dispositivi di fine corsa e sicurezza, etc.)
Eventuale effettuazione di prove non distruttive sulla struttura (liquidi penetranti e indagini magnetoscopiche)
A seguito delle prove verranno valutati eventuali interventi migliorativi.
I dati e le prove effettuate verranno raccolti in una relazione che certifica la qualità dell’apprecchio di sollevamento e l’autorizzazione al suo utilizzo.